# Riepilogo 8 – 3 novembre (2x1)
Buonasera a tutte!
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Dunque, prima di tutto vi allego il testo dell’autrice con le sue risposte. Non si è esposta poi molto, ma qualcosa è stato fatto. Nel file trovate anche l’esercizio scelto per la parte primo incontro a lezione, che è quello di Sofia.
Dato che avete fatto analisi davvero belle, qui sotto vi allego l’esercizio completo di Sofia, con l’analisi delle parti precedenti e quello di Marika.
Ora, colgo l’occasione proprio per parlare delle analisi critiche dei testi. Spesso si confondono con le “semplici” schede di valutazione per autore, in realtà, però, si tratta di tecniche un po’ differenti.
La scheda per autore, come abbiamo già visto, è innanzitutto uno strumento di lavoro: si danno suggerimenti, si offrono suggestioni, si mostrano le tematiche mancanti, le lacune e i buchi narrativi.
L’analisi critica, invece, è un po’ come l’analisi scolastica. Ricordate ai tempi del liceo o dell’università come analizzavamo i testi dei grandi prendendo allegorie, metafore, studi biografici? Ecco, questo è quello che dobbiamo imparare a fare sempre quando editiamo. Analizzare in maniera critica significa anche leggere i testi più brutti, insensati, incoerenti e banali lavorando al come non si fa prima che al come si fa. Dopodiché, passare alla lettura allegorica (quello che stiamo facendo durante gli incontri) che possa scavare oltre le parole, che possa trovare altri significati e verificare che questi siano coerenti con la trama e con tutti i macro e micro elementi del testo.
Quello che vi ho chiesto nell’esercizio era proprio un’analisi di questo tipo: una lettura critica delle modifiche che scavi oltre quelle singole parole e visualizzi cosa c’è ancora da dire, che cosa è in più e che cosa è in meno.
Questo tipo di approccio dovrebbe risultarvi naturale, da qui a qualche tempo, anche nelle letture “di piacere” (almeno quelle, però, cerchiamo di godercele come le persone normali), ma per farlo diventare naturale durante il lavoro l’unico modo è allenarvi, leggendo. Leggete anche cose che non vi piacciono o che sono fuori dalla vostra zona di comfort, ringrazierete di saper riconoscere il brutto-oggettivo dal brutto-soggettivo quando vi si presenterà davanti un testo come quello della nostra autrice.
In senso lato, possiamo applicare la lettura critica dei testi argomentativi in maniera più che funzionale ai testi narrativi (sapendo pescare dove serve). Leggete questo articolo, se avete un po' di tempo, è davvero interessante scoprire quanti collegamenti possono esistere al di là dei metodi “creativi” che abbiamo sempre analizzato parlando di romanzi: https://www.pensierocritico.eu/leggere-criticamente.html E per approfondire, consiglio anche questo volume di Iacona per Einaudi in merito: QUI
Per qualsiasi cosa sapete dove trovarmi,
A domani!
G.