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#29 - Gusto inverso & cose belle

Buonasera, laboratorianti!


Si avvicina il weekend, stavolta (spero) senza raffreddore, tosse, pioggia, termosifoni rotti, internet esplosa, disastri vari. Ecco.



Intanto, una precisazione sul documento di controllo: è un documento interno, nel caso non lo avessi chiarito abbastanza, quindi deve essere comodo per voi, non per me o per l'autrice. Deve essere comodo a una vostra rilettura o lettura veloce, dovete riuscire a ritrovarvi, all'interno, tutte le informazioni, idee e suggestioni in un sol colpo! Per questo a molte, negli esercizi, ho suggerito l'uso di un codice (colore, simboli, evidenziature, grassetti ecc.).

Ora, parliamo di gusto inverso.


Ho notato, da alcuni vostri esercizi, che il problema di gusto può essere anche inverso: far passare qualcosa di oggettivo come qualcosa di soggettivo. Questo accade non solo se si è alle prime esperienze, ma anche se il genere non ci è particolarmente conosciuto, oppure quando la storia ci piace moltissimo (o, al contrario, pochissimo) e dunque non distinguiamo ciò che ci piace/non ci piace da ciò che è oggettivamente buono o no.


Ora, per evitare che questo si presenti, ecco una serie di domande che dovete porvi quando state per non scrivere un commento temendo sia di gusto:


· Migliorerebbe la storia in valore oggettivo?

· Lo consiglierei anche per un altro genere narrativo?

· È necessario alla trama/personaggio/atmosfera?

· La soluzione è funzionale alla storia?


Se avete risposto significa che il commento è necessario, oggettivo, dunque non di gusto!


Mi raccomando, pensate sempre attentamente ai commenti e alle opinioni che date ai testi: tenervi qualcosa per paura di essere “invadenti” potrebbe togliere potenzialità al vostro lavoro e, soprattutto, al testo.


Ora, una piccola rassegna stampa di cose belle trovate in giro che spero possano incuriosirvi:


Dunque, è tutto, per oggi!

Buon fine settimana,

G.

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