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Immagine del redattoreGloria Macaluso

#36 – I consigli dell'editor: case editrici

Bentrovate, laboratorianti!

Come state? Manca pochissimo alla fine del laboratorio e credo di soffrire della sindrome da nido vuoto, ma sono certa che voi volerete lontane e, anche se dovrete schivare qualche proiettile, si spera consapevoli e felici. Bando alle smielatezze, però, parliamo di nuovo di Case Editrici.

 


Nei “consigli dell'editor freelance” abbiamo già parlato di agenzie e autopubblicazione, ma certo non possiamo dimenticarci delle Case Editrici e del loro ruolo nella “raccolta-manoscritti”. Sappiamo che all’arrivo in CE, è probabile che il testo sia letto da una lettrice editoriale (della quale figura ho già parlato nel #33) e che debba passare più letture (i lettori/lettrici editoriali sono solitamente almeno due), comprese quelle delle editor, delle caporedattrici e, a volte, degli stessi editori. È anche probabile, però, che il testo sia accantonato dalle prime pagine, addirittura dalla sinossi e, caso più terribile che raro, dalla mail. Per questo motivo, è bene che voi siate in grado di preparare le vostre autrici e autori all’invio diretto, con qualche dritta e tanta consapevolezza.

 

1. I manoscritti vengono letti, ma quasi mai integralmente.

È un falso mito quello che vede un mostro mangia-carta oltre i PC delle CE e che crede che nessun testo inviato spontaneamente venga letto. I testi vengono letti, ma quasi mai sono abbastanza pronti, centrati con la CE, con il mercato o con il periodo per ricevere il dono della lettura integrale. Per questo è importante che il romanzo, la sinossi e la mail siano a un ottimo livello fin da subito. Inoltre, è bene ricordare che le case editrici più piccole (dai 5 ai 15 titoli l’anno) sono quasi sempre alla disperata ricerca di buoni testi, soprattutto perché raramente si affidano a agenzia o scout, visti i costi. Se il vostro autore o autrice si “ostina” a voler inviare solo a Mondadori forse è il caso di considerare una lavata di capo con i controfiocchi e una spiegazione del mercato e delle possibilità della filiera.

 

2. Le mail sono i migliori biglietti da visita, ma solo se il lavoro ha valore.

Le mail e le presentazioni sono un lato fondamentale del cubo, solo a patto che il romanzo abbia la giusta potenzialità. Il consiglio da dare è sempre quello di curare il più possibile il contatto, rendendo la mail coinvolgente, breve, centrata sulla Casa Editrice e, possibilmente, sulla persona di riferimento all’interno della CE. Come per qualsiasi altro settore commerciale, l’editoria cerca prodotti di buon posizionamento o di estremo valore, quindi anche sapere quale fetta mercato possa fare al caso del testo è importante. Inoltre, ricordiamoci che l’editoria non è un’entità astratta, ma è fatta di persone. Se conosciamo il nome dell’editor o del referente, consigliamo alle nostre autrici e autori di rivolgersi direttamente a loro (tanto le mail sono tutte uguali!), insieme alla mail da inviare attraverso i canali ufficiali per le proposte dei manoscritti.

 

3. La lista delle CE e gli invii multipli.

Abbiamo già detto che, nei vostri servizi, potete offrire anche la compilazione di una lista di Case Editrici che ritenete adatte al testo che avrete letto/valutato/editato. Un numero tra le 5 e le 10 è più che sufficiente. Nel caso in cui non si ricevessero risposte tra i 6 e i 9 mesi, salvo diverse indicazioni, potete consigliare ai vostri clienti di ripetere l’invio “come se nulla fosse”. Ricordiamoci che potremmo capitare in una giornata sfortunata, che una mail è andata persa, che il romanzo era interessante ma non era il periodo giusto, che c’è andata di mezzo l’ineluttabile sfiga. Ovviamente, non sto neanche a dirlo, per gli invii attraverso i canali ufficiali è essenziale che le autrici rispettino pedissequamente le “regole” di invio che, spessissimo, le CE mettono in chiaro sul sito.

 

4. Le fiere, gli incontri, il network.

Esattamente come ho già ribadito nella lezione bonus e nell’articolo #27 anche le proposte editoriali possono essere fatte in occasioni offline come fiere, presentazioni, incontri ecc. In questo caso, ciò che bisognerà presentare dipende dalla CE e dall’occasione, ma in linea di massima:

a. un pitch “a voce”, quindi una spiegazione veloce e breve della trama e dei temi (15/30 secondi al massimo);

b. Una sinossi completa che sta comodamente in un foglio A4 stampato o digitale;

c. le prime 30/50 pagine del manoscritto impaginate in maniera decorosa stampate o digitali.

d. Una lettera di presentazione che sta un po’ strettina in un foglio A4 o che potete riassumere velocemente in meno di un minuto.

 

Ed ecco tutto anche per oggi! Come sempre, se avete domande più specifiche mi trovate qui.Vi ricordo la scadenza dell’esercizio alle 18:30,

noi ci risentiamo domani!

A presto,

G.

 

p.s. è chiaro che la fortuna gioca un ruolo essenziale e, anche in questo caso, fare del network (e consigliare di farlo ai vostri clienti) è un’opzione da non dimenticare.

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