Buonasera, laboratorianti!
Come è andata con l’esercizio del doc di controllo? Arrivo stasera con le ultime correzioni! Oggi, però, parliamo di autopubblicazione.
Per la seria i consigli del freelance, sappiate che molto spesso gli autori “privati” –ovvero coloro i quali romanzi non hanno ancora trovato casa – vi chiederanno spesso consiglio sull’autopubblicazione, e sarebbe un peccato non poter offrire una consulenza in merito. Attenzione, però: questo articolo non è assolutamente sufficiente per seguire un autore nella pubblicazione Amazon. Più di cinque anni fa ho seguito un corso tenuto proprio da Amazon sull’argomento e da allora continuo ad aggiornarmi sulle pagine di Kdp. Cercando su Google kdp.it troverete i riferimenti (pagine e pagine e pagine) da studiare – non c’è, che io sappia, una nuova edizione del corso, ma forse ce ne sono alcuni validi su Udemy o Domestika, vedete. In calce a questo articolo, comunque, trovate il link.
Iniziamo.
Prima di tutto, una precisazione: io mi occupo unicamente di autopubblicazione su Amazon e su nessun’altra piattaforma, perché non le reputo (nessuna, ripeto) all’altezza. Per più di un motivo (alcune, ad esempio, non sono piattaforme ma tipografie), ma il più valido è: Amazon detiene più del 70% del mercato di libri in self, perlopiù romance, fantasy e manualistica, con un ampio pubblico di lettori fidelizzato.
Il selfpublishing indica la pubblicazione di un e-book o di un libro cartaceo (in vari formati) in maniera autonoma. Da qui autopubblicazione.
Nel 2023, riporta AIE, i titoli autopubblicati in Italia sono stati più di 13 mila – circa il 30% in più rispetto al 2020 – su un totale di circa 85mila titoli (comprensivi della scolastica). Nel settore, come detto, Amazon è il colosso (come in molto altro), anche perché attraverso la piattaforma KDP unlimited il lettore si abbona come con Netflix: legge quello che vuole tra le offerte disponibili.
Detto questo, ho deciso di strutturare l’articolo con alcune probabili domande che gli autori e le autrici fanno e le risposte che do io.
Di seguito domande e risposte per gli autori.
Se pubblico su Amazon mantengo i miei diritti e posso pubblicare altrove?
Sì. Se pubblichi il tuo libro su Amazon mantieni tutti i tuoi diritti sull’opera. Se decidi di inserire il tuo e-book nel programma KDP Select per un periodo minimo (rinnovabile o meno) il testo nella forma e-book non potrà essere pubblicato altrove perché Amazon “noleggia” i diritti di distribuzione e in cambio ti paga sulle pagine lette dagli utenti secondo un conteggio (alcuni centesimi a pagina) che dipende dal fondo internazionale destinato al tuo Paese.
Se pubblico su Amazon che file devo caricare?
Il file del libro cartaceo deve essere esportato in pdf e deve rispettare le dimensioni fornite da Amazon (che mette a disposizione delle dimensioni in modelli Word). Il file della copertina deve anch’esso seguire le dimensioni della gabbia ed essere in pdf; in alternativa, Amazon mette a disposizione un programma di creazione di copertina abbastanza basic, che sconsiglio.
Il file dell’e-book, invece, deve possibilmente essere il formato kpf; in questo caso, il programma di Amazon (Kindle Create) è abbastanza buono e può essere sfruttato. La copertina dell’e-book dovrà essere in png. In generale, p sempre bene consigliare di affidarsi a impaginatori e grafiche esperti.
A quanto corrispondono le royalty?
Dipende dal tipo di pubblicazione. In linea di massima, le royalty cartacee si calcolano sul prezzo di copertina (scelto da te) meno il costo di stampa (definito da Amazon sulla base dei parametri del libro) dalla quale cifra si estrae il 60% di guadagno.
Per esempio. Un libro di 325 pagine in bianco e nero ha un costo di stampa approssimativo di 4,00 €. Consideriamo di voler vendere il libro a 19,00 €.
(0,60 x 15,00) – 4,00 = 7,00 € di guadagno circa.
Se pubblichiamo su Amazon.it bisogna aggiungere l’IVA al costo di copertina.
Sull’e-book, le royalty sono o del 35% o del 70% secondo due scelte di Amazon (più un costo minimo di qualche centesimo di “spedizione” del file all’acquirente = lettore).
Per pubblicare su Amazon serve la partita iva?
Non esiste una chiara normativa di riferimento (purtroppo). Amazon si occupa di pagare le tasse di distribuzione e l’autore, quindi, non fa attività di impresa (non stampa i suoi libri da solo, non li vende porta a porta ecc.) dunque per legge, entro un cerrto limite di guadagno, non sarebbe tenuto ad aprire la partita iva (è comunque in corso un approfondimento in termini di legge). Ma ci sono discussioni in merito, e alcuni affermano l’obbligo di p.iva per autopubblicare.
In ogni caso, qui, il consiglio da dare è sempre quello di rivolgersi al commercialista.
Troverò il mio libro in libreria?
No. I libri autopubblicati non finiscono direttamente sugli scaffali delle librerie. Amazon, però, mette a disposizione di librerie e edicole un servizio di distribuzione estesa che permette di ordinare i testi, se richiesti. La scelta, però, è a discrezione del commerciante che, ovviamente, per lo più nemico acerrimo di Amazon, la maggior parte delle volte rifiuta di farlo.
Una volta pubblicato posso modificare il mio libro?
Sì. Amazon permette di modificare il file caricato e la copertina, ma non le informazioni principali come titolo, autore, lingua, ecc.
Dove prendo il codice ISBN?
Amazon lo fornisce gratuitamente e il codice identifica amazon+libro+autore. Consiglio di optare per questo. Il codice, però, è utilizzabile solo per Amazon e non per altre piattaforme. In alternativa, si può acquistare all'agenzia ISBN. L’ebook ha un codice ASIN e non è necessario alcun ISBN.
Consigli di autopubblicare o di inviare alle CE?
La domanda delle domande alla quale voi non potete dare una risposta. Perché non dipende da voi, ma dalle scelte di chi scrive. Neanche tanto dal testo (in alcuni casi!), ma dalla strada che vuole intraprendere l’autrice. Bisogna chiarire che l’autopubblicazione non è gratuita (nonostante Amazon lo sia in pratica, poiché non viene richiesto contributo economico per vendere ma una percentuale sulla stessa vendita), se fatta bene, poiché coinvolge i costi degli attori della filiera (editor, grafici, impaginatori) e, soprattutto, della promozione. Un libro pubblicato su Amazon e non promosso sarà sommerso da mille altre pubblicazioni, letteralmente.
A questo link: QUI trovate tutte le voci da iniziare a studiare. Come editor possiamo offrire consulenze sull’autopubblicazione, se è qualcosa che vogliamo fare, ma anche se non vogliamo dovremmo avere almeno le risposte base a queste domande.
Noi ci vediamo domani!
A presto,
Gloria
p.s. se volete condividere la vostra esperienza del LAB sui social, con storie, estratti delle lezioni o degli articoli e quant’altro mi sarà di grande aiuto per promuovere la prossima edizione; quindi, fin da ora: grazie!
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