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#27 Consigli su CE

Buonasera a tutte!


Come state? Avete letto le aggiunte della nostra C.A.? Vi piacciono? Ne riparleremo domani. Oggi, invece, cercherò di sciogliere qualche dubbio sull’argomento della lezione bonus di sabato.



Nell’articolo “Lezione 7” ho riportato le domande che Sofia mi ha anticipato per l’incontro di sabato. Una in particolare vorrei chiarirla qui e subito, così la depenniamo dagli argomenti da trattare alla lezione bonus.


La domanda era: Differenze tra l’invio all’editore da parte di un editor e quello da parte di un autore (se ce ne sono).


Dunque. A questa domanda vanno fatte almeno due premesse.


La prima: l’editor solitamente non propone i testi dei suoi autori alle Case Editrici, e questo per un motivo molto semplice: l’editor non fa rappresentanza, l’editor non è un agente letterario.


La seconda premessa, invece, riguarda un possibile fraintendimento della domanda: se Sofia si riferiva a editor interni alle redazioni che propongo i testi all’editore, allora la richiesta è lecita, ma qui non esiste più una “formula” di proposta poiché c’è un contatto diretto fra editor e editore, o editor e capo redazione, o editor e direttore di collana. E così via.


Ritornando al punto della rappresentanza, la domanda è comunque molto interessante perché apre parecchie possibilità di situazioni nelle quali potrete dovervi destreggiare. La prima è che un vostro autore ve lo chieda direttamente (capita, e spesso): la invii tu la mail all’editore?


Il consiglio per questa risposta è sempre no. Ma voglio darvi almeno due motivazioni:

1. Non avete le competenze di un agente letterario, dunque vi ritrovereste, nel caso fortunato di una risposta, a barcamenarvi fra contratti, a fare intermediazioni e a rappresentare un testo con conseguente spinta da parte di chi lo ha scritto e da chi lo vuole pubblicare.

2. Il nostro è un obbligo di mezzi e non di risultati, dunque noi non assicuriamo mai la pubblicazione o il successo dei romanzi che editiamo. Noi assicuriamo il nostro lavoro professionale, a perfetta regola d’arte.


Se prendeste in mano la questione proporre il romanzo vi assumereste una responsabilità, anche implicita, non vostra: farlo pubblicare. E lì potrebbero sorgere miriadi di problemi. L’autore potrebbe dirvi: ah, se non lo vogliono è perché non hai fatto un bel lavoro eccetera, eccetera. Capita, ragazze, ve lo assicuro.


Questa è una cosa che dovrete mettere in chiaro fin da subito e ripetere quando presenterete la lista di Case Editrici che potrebbero fare al caso del romanzo: ecco la lista, caro autore/cara autrice, che ho compilato e pensato per il tuo testo, ma io non ho contatti con questi editori e non ti assicuro alcuna risposta.


Detto questo, è chiaro che se alla professione di editor vorrete aggiungere quella di agente letterario, allora questo discorso cade per metà nel tritarifiuti (ma solo per metà! Neanche l’agente assicura la pubblicazione o il successo dell’opera).


Ne riparleremo meglio sabato. Dove, oltre a rispondere alle domande di Sofia, parleremo di:

· Sinossi, lettera di presentazione e biografia

· La lista di CE da proporre agli autori e alle autrici


Chi non ha ancora ricevuto gli esercizi li riceverà al massimo domani mattina.

Buona serata!

G.


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