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Immagine del redattoreGloria Macaluso

#26 – Immaginazione e immedesimazione

Nessun libro che parla di un libro dice di più del libro in questione, scrive Italo Calvino in Perché leggere i classici, e non potrebbe avere più ragione.

 

Care laboratorianti, come anticipavo ieri a lezione, in chiusura di settimana parliamo dell’immaginazione, della fantasia e della conoscenza che ci sono fondamentali per suggerire al meglio i nostri autori e le nostre autrici.

 


Durante la correzione dell’esercizio numero 6, alla domanda “cosa ti ha rubato più tempo?” la risposta che è andata per la maggiore è stata “la difficoltà di suggerire elementi, modifiche o aggiunte, nelle parti di testo riguardanti il romanzo nel suo complesso”. Alla maggioranza di voi ho quindi suggerito l’unica e fondamentale soluzione: rileggi il romanzo. E fallo anche più di una volta: nessun libro, articolo, ragionamento, analisi parla più di un libro del libro in questione.

 

E qui ci ricolleghiamo alla necessità di fare un’analisi critica (di cui ho già parlato precedentemente, nell’articolo #13), imprescindibile non solo per capire il romanzo ma anche per vestire i panni della persona che il romanzo lo ha scritto. Dunque, i problemi principali nel “blocco di suggerimenti” riguardano:

– poca, scarsa o insufficiente conoscenza del romanzo (in trama, personaggi, atmosfera, stile e dinamiche interne),

– poca o scarsa o insufficiente immedesimazione nella tipologia (genere) e nei pilastri narrativi (detti sopra),

– poca, scarsa o non allenata immaginazione.

 

Per esempio, molte di voi hanno avuto difficoltà a rispondere al mio suggerimento sulla mamma di Gaia: se lei è coinvolta nella setta è chiaro che la sua presentazione deve essere importante e non solo: non appena appare sulla scena del romanzo bisogna suggerire a Celeste come riempire i suoi vuoti, quindi dirle che questo personaggio (collegato al personaggio di Gaia), dovrebbe apparire di più e prima del finale, avere un ruolo maggiore nelle indagini o negli indizi. Alcune di voi, ancora, si sono domandate se fosse così fondamentale la figura di Mariù, se si potesse eliminare: certo che no, dato che appare nell’intervista finale. Oppure la difficoltà nel suggerire qualcosa sugli animali: siamo in montagna! Ci saranno pure degli animali selvatici, e se introduciamo questi animali, potrebbe essere interessante crearci attorno una scena!

 

Insomma, è necessario allenare non solo l’immaginazione e la fantasia, ma l’immaginazione e la fantasia adatte al romanzo che stiamo lavorando. È chiaro che se stessimo editando un romanzo che parla di suicidio e abusi su minori in maniera plateale (come è La mamma, la precedente storia di Celeste), dovremmo muoverci su note differenti: non potremmo suggerire animaletti selvatici o cagnolini rumorosi. Monteluce ha una difficoltà intrinseca nell’editing poiché compie un arco narrativo brusco (e deludente) saltando dal pittoresco villaggetto montano alla terribile verità della persecuzione, della guerra e delle sette. Per questo dobbiamo “entrarci” di più ed essere capaci di suggerire il riempimento di questi vuoti (veri e propri buchi narrativi) sempre in comunanza con il romanzo che abbiamo di fronte.

 

Per farlo, ripeto, bisogna conoscere il libro al suo meglio (quindi rileggetelo, rileggetelo, rileggetelo) e bisogna confrontarsi con l’autrice. Avete letto le sue risposte prima di lavorare all’esercizio 6? Avete riletto le sue prime considerazioni? (prossimamente arriveranno le altre!) Avete riletto qualche pagina prima e qualche pagina dopo rispetto all’estratto dell’esercizio?

 

Ora, veniamo a qualche suggerimento pratico, in lista, che credo di aver capito vi siano utili:

·      Dopo aver individuato i buchi di trama (del romanzo intero o della singola scena/capitolo) prova a immaginare quale potrebbe essere il “riempitivo”: una scena in più, l’apparizione di un personaggio, la caratterizzazione.

·      Analizza la crescita e l’evoluzione dei personaggi e dopo esserti assicurata che sia coerente prova a proporre nuove scene o elementi da modificare che siano allineati con la loro caratterizzazione, la trama e lo stile dell’autrice.

·      Dopo aver analizzato l’atmosfera con particolare attenzione alla cultura e all’ambientazione, prova a inventare nuove scene o modifiche che possano essere interessanti nella storia a livello di trama e caratterizzazione dei personaggi.

 

Adesso, per farvi capire al meglio cosa intendo, ecco i miei tre suggerimenti/modifiche:

·      Uno degli elementi più carenti in merito alla trama è sicuramente la mancanza di indagine da parte di Veronica e Marta. Dato che leggiamo una scena interessante nel capitolo 4 punto 2, quando Marta vede Veronica frugare nei cassonetti e la conseguente discussione con la sorella di nonna Miele, potremmo inserire la famiglia Cirelli (i proprietari del motel) nella lista degli indiziati e creare una scena ex novo in cui ci spostiamo da Monteluce e andiamo al motel scoprendo, magari, qualche collegamento con i Verdirosi: che siano loro i finanziatori del motel? Che i Cirelli c’entrino qualcosa? Che nonna Miele avesse cercato di avvertire qualcuno o avesse sospettato qualcosa?

·      È chiaro che Marta prova una fascinazione importante per Veronica, ma Veronica non possiede, come personaggio, questo fascino interno (lo ha solo in merito alla sua storia passata): nella loro prima vera conversazione (al minimarket) questa mancanza di fascino è palpabile, quindi potremmo pensare di rimpolpare la scena (con la conseguente visita a casa di Marta) in modo tale da accrescere questa attrazione: Veronica le si dovrebbe rivolgere con più ammiccamenti, con parole più nitide e richieste che dovrebbero avere il sapore di imposizioni. Potrebbe farlo proprio quando le propone il caffè, e poi ampliare la scena con l’idea dell’intervista (ovviamente “tradendosi” quando la sua attenzione viene catturata dalla storia dei bambini di Monteluce).

·      In merito all’atmosfera, per esempio, come suggerivo a qualcuna di voi, si potrebbe introdurre una scena di indagine nel bosco sulla Vetta del Drago oppure nelle grotte con l’avvistamento o l’introduzione di un animale selvatico (un camoscio, una marmotta, addirittura un lupo o un orso) in cui Veronica e Marta potrebbero incappare e le possibilità diverrebbero infinite:

o   Si spaventano, cadono l’una sull’altra e c’è un approfondimento della sessualità di Marta.

o   Lo inseguono, trovano un passaggio segreto per il castello.

o   Si spaventano, l’animale muove/fa cadere qualcosa e si scopre un incisione, una vecchia targhetta, un altarino o un indizio.

-  (tutte e tre le cose!)

 

E così via, in un lavoro di immaginazione e immedesimazione.

 

Ed ecco tutto anche per oggi! Ovviamente, se avete domande o se volete approfondire questo argomento, scrivetemi.


Vi ricordo che l’esercizio numero 7 è online e la consegna è per lunedì 11 alle 18:30 (nominate anche il file dell’esercizio, il nome dell’icona!) Come sempre, trovate online anche la registrazione e il romanzo lavorato ieri.


Vi ricordo anche che sabato 16 novembre alle 10:00 si terrà la seconda lezione bonus del LAB incentrata sul lavoro freelance e che, se ci resterà tempo, continueremo l’editing sul romanzo. Se avete domande specifiche su: freelance, p.iva, organizzazione, del lavoro, clienti e filiera, scrivetemi!

 

Un abbraccio e buon weekend!

G.

 

p.s. provate a fare questo “lavoro di immaginazione” anche con i vostri libri preferiti. Per esempio, non sapete quante volte ho pensato che in Cime tempestose ci dovesse essere almeno un bacio in più tra Catherine ed Heathcliff!

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