Buonasera, laboratorianti!
Come sempre, grazie per la lezione di ieri, spero che anche questa volta vi abbia lasciato informazioni e riflessioni interessanti. Come sempre (anche per chi guarderà in differita) se ci sono dubbi scrivetemi.
Vi ricordo che l'esercizio n. 6 è online e che la scadenza è per lunedì 4 alle 18:30 (ricordate di nominare anche il file)
Vi ricordo anche che la registrazione e il testo di ieri sono online.
Ora veniamo al tema di quest’ultimo articolo della settimana.
Visto che è giovedì ho pensato di “alleggerire” l’articolo, lasciandovi una lista di titoli e di saggi di livello avanzato/intermedio, dopo la lista base vista la scorsa settimana.
Una premessa importante. Davvero importante. I testi che vi riporto qui sotto NON SONO il primo approccio che vi consiglio allo studio della narratologia e, in generale, della scrittura narrativa/creativa. Questi sono testi di approfondimento di livello avanzato che hanno un’utilità pratica solo ed esclusivamente dopo aver approfondito le basi, dopo averle interiorizzate completamente. Le basi, appunto, le trovate QUI, QUI, QUI e QUI (e un po’ dappertutto sui miei canali). Per ogni testo approfondito vi darò un testo base che serve, appunto, per preparare il terreno alla lettura avanzata, pur non essendo esaustivo.
Ora iniziamo.
Morfologia della fiaba di Vladimir Propp – Einaudi, 1966 QUI
A quasi un secolo dalla prima pubblicazione (1928), Propp con il suo celeberrimo schema rimane una pietra miliare della narratologia. L’approfondimento particolare riguarda l’assunto che ogni fiaba, e in generale ogni storia, possegga elementi strutturali comuni e riconoscibili. Propp analizza le tradizionali fiabe russe e le disseziona nei minimi dettagli per cavarne fuori una struttura portante e ripetibile. Un po’ come molte delle teorie narrative, anche questo saggio ripropone schemi ancestrali (pensiamo al Viaggio dell’eroe di Vogler, testo base QUI), comuni, secondo il punto di vista analizzato, ad ogni tipologia di narrazione, dalle leggende alla pubblicità. La particolarità rispetto ad altri testi è che Propp non identifica elementi comuni tanto in base ai contenuti quanto in base alle azioni e/o funzioni degli elementi narrativi.
Il racconto. Letteratura, cinema, televisione di Paolo Giovannetti – Carocci, 2012 QUI
Attraverso l’uso e il consuma dei media tradizionali e innovativi (il testo è del 2012), Giovannetti analizza l’approccio cognitivo e l’assunzione di “responsabilità” di chi delle storie fruisce, attraverso l’approfondimento della visione d’insieme della struttura narrativa. Così come in alcuni testi ibridi (Cosa vediamo quando leggiamo, testo base QUI), la riflessione si concentra sugli elementi narrativi attraverso la nostra percezione di fruitori; nel caso che ci interessa, lettori, editor.
L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell – Lindau, 2016 QUI
Alla base dell’analisi del mito e della mitologia, il fondamento di Campbell rappresenta anche la partenza per il viaggio dell’eroe di Vogler, già citato, e per altri viaggi (sia Il viaggio dell’eroe, visto prima, sia La promessa della vergine, testo base QUI), che identificano nel percorso di coloro che chiamiamo personaggi degli schemi ripetitivi di contenuto e di azione/funzione all’interno dell’intreccio narrativo, e che sfocia, come analisi, degli studi psicoanalitici, in particolare di Carl Jung, fino alla coscienza collettiva e all’inconscio ancestrale che muove, nel caso che ci interessa, i livelli narrativi delle storie.
Il testo letterario. Generi, forme, questioni a cura di Emilio Russo – Carocci, 2020 QUI
Il saggio racchiude contributi classici e innovativi di studiosi, filologi, sociologi, antropologici e critici per lo studio complessivo e peculiare del testo letterario, dalla sua genesi, alle implicazioni socio-culturali, fino alla struttura narrativa e alle relative funzioni. Un po’ come alcuni testi di analisi (Il Libro di Gian Arturo Ferrari, testo base QUI e Brevi lezioni sul linguaggio di F. Faloppa, testo base, QUI), la storia dell’oggetto-libro si intrecci a quella delle sue forme e contenuti.
I classici e la narratologia. Guida alla lettura degli autori greci e latini di Irene J. F. de Jong, Carocci, 2017 QUI
Lo studio dei classici (Perché leggere i classici, Calvino, testo base QUI) è alla base delle più recenti teorie e pratiche della scrittura narrativa. De Jong approfondisce, sviscera e indaga le strutture narrative dei classici greci e latini, portando in superficie quelle strutture ripetitive che ancora oggi individuiamo nei media di consumo, nei libri e in tutte le tipologie di storie. Non solo struttura, ma anche analisi sociale, culturale e di valori delle civiltà “perdute”, ma non tanto.
Avviamento all’analisi del testo letterario di Cesare Segre – Einaudi, 1999 QUI
Un’altra pietra miliare della linguistica e dell’analisi testuale narrativa, dalla penna del maestro Segre, il testo racchiude i principi base e approfonditi dell’analisi dei generi e dei romanzi, in generale della narrazione, con attenzione alle dinamiche degli elementi che costituiscono la struttura narrativa. Una definizione simile ad alcuni altri saggi (in questo caso, come testo base posso indicarvi qualsiasi manuale di analisi testuale, a partire da quelli delle scuole) che hanno l’ambizione di ordinare e chiarire il metodo dell’analisi letteraria.
Ovviamente, i titoli non sono esaustivi, quindi ecco una lista più agevole che tratta altri argomenti:
Altri testi che ho già citato:
Il testo narrativo, A. Bernardelli, R Ceserani QUI (intermedio)
La linguistica. Un corso introduttivo, G. Berruto, M. Cerutti QUI (base)
Prima lezione di filologia, A. Varvaro QUI (intermedio)
Tesi più specifici sui generi:
Il soprannaturale letterario, Francesco Orlando QUI (intermedio)
Pinocchio. Nuove avventure tra segni e linguaggi, Fabbri, Pezzini, a cura di QUI (base)
La fiaba popolare europea, Luthi, QUI (avanzato)
Di cosa parlano i libri per bambini, Giorgia Grilli QUI (intermedio)
In cerca di guai. Studiare la letteratura per l’infanzia, A.V., QUI (intermedio)
Scrivere di follia, Patrick McGrath QUI (base)
Testi più specifici sulla letteratura e narrativa:
Il grado zero della scrittura, Barthes QUI (avanzato)
Storie d’amore per lo studio, Paolo Pellegrini QUI (base)
Del narrare, Daniele del Giudice QUI (intermedio)
La letteratura oggi, Giuliana Benvenuti QUI (intermedio)
Lo spazio dell’immaginazione, Ian McEwan QUI (intermedio)
Storia dell’italiano letterario, Vittorio Coletti QUI (avanzato)
Testi vari, interessanti, fondamenti e imprescindibili:
Confessioni di un giovane romanziere, Umberto Eco QUI (intermedio)
Una stanza tutta per sé, Virginia Woolf QUI (intermedio)
I ferri del mestiere, Lucentini e Fruttero QUI (intermedio)
La scrittura non si insegna, Vanni Santoni QUI (base)
Storia dell’editoria letteraria 45-03, Ferretti QUI (base)
La guerra contro i cliché, Amis QUI (intermedio)
È chiaro che, fra quelli citati, i posti vuoti sono rumorosi. Mancano tantissimi titoli, approfondimenti, studi anche lontani dalla letteratura e dalla narratologia che però concorrono al bagaglio del nostro lavoro. I testi che ho riportato sono stati tutti elementi di studio, per me. I saggi non si leggono come romanzi, non tutti almeno, e non quando ne hai letti a bizzeffe. Alcuni argomenti, come è normale, si ripeteranno, dunque alcuni sono titoli di consultazione, ma non per questo meno importanti. Dovremmo sempre essere alla ricerca di nuovi spunti, per questo se avete dei suggerimenti condivideteli, su IG o su TG, così li riporto a beneficio di tutte.
Ovviamente, leggere questi titoli non è solo un impegno di tempo, ma anche economico. Gli ebook sono molto utili, soprattutto per i testi di consultazione; all’usato trovate tantissimi di questi titoli (anche online su Libraccio, IBS, Ebay, Vinted, scambi ecc.); in più, se aderite al sistema bibliotecario (ve lo consiglio!) potete sfruttare il prestito digitale MLOL (QUI)
È davvero tutto, per oggi.
Per qualsiasi domanda o appunto, sono qui.
A presto,
G.
p.s. di certo non dovete iniziare a comprare titoli a caso! Guardate le IV, le recensioni, cercate di capire i vostri “vuoti” e di colmarli, piano piano. E non dimenticate che i saggi sono utilissimi, così come gli studi, ma leggere i romanzi con l’occhio critico lo è ancora di più!
Commentaires